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Il controllo di gestione

Il controllo di gestione è quell’analisi dell’andamento aziendale che si fa periodicamente in più volte durante l’anno. Per imprese PMI si fa solitamente ogni 3 mesi, imprese più grandi e strutturate possano avere un controllo di gestione mensile o addirittura giornaliero.
 

In realtà è molto semplice attuare il controllo di gestione, se decidiamo ad esempio di farlo ogni 3 mesi dovremo rapportare i dati di bilancio con quelli del trimestre precedente, e porre l’attenzione sulla variazione percentuale dei dati, come la variazione delle vendite, dei vari costi, del magazzino, degli oneri finanziari. Le vendite in una società florida devono necessariamente aumentare più dei costi, per esperienza ho constatato che nelle piccole imprese nei mesi di agosto e dicembre (quelli dove generalmente si chiude totalmente per ferie la ditta) l’aumento dei ricavi è minore di quello dei costi. Questi due mesi sono la zavorra degli utili dei piccoli imprenditori accumulati nei mesi buoni, quelli in cui si lavora pienamente. Applicando il controllo di gestione su base trimestrale questa altalenanza del fatturato dovuta alla chiusura per ferie viene in qualche modo attutita e possiamo analizzare l’azienda nel suo complesso, considerando i dati della media

Vediamo come applico nella pratica il controllo di gestione:

  1. Metto a confronto i dati di bilancio del trimestre con quello precedente.
  2. Creo una colonna con la variazione percentuale dei dati.
  3. Prendo i dati più importanti e li suddivido ulteriormente; ad esempio prendo le vendite e le suddivido per tipologia, per settore, così pure faccio sui costi più significativi quali potrebbe essere il costo del personale, dei servizi o delle materie prima.
    NB: ogni azienda ha il proprio bilancio e non c’è un controllo di gestione standard, ma va applicato e personalizzato secondo il tipo di impresa. Per chi non ha pochi dipendenti non è strategico soffermarsi su analizzare i costi del personale, ma potrebbe esserselo invece per le materie prime e i costi di funzionamenti di macchinari.
  4. Evidenzio le variazioni anomale sull’andamento dei valori di bilancio.
  5. Coinvolgo l’imprenditore e chiedo quale possa essere il motivo di alcune criticità emerse, ad esempio su un considerevole aumento della materia prima non correlato con un aumento di pari delle vendite.
  6. Trovato il problema cerco una soluzione che sia realmente applicabile e che l’imprenditore condivida.


Mi voglio soffermare sul punto 6, sulla condivisione della soluzione del problema. E’ fondamentale che se emergono delle criticità per più periodi analizzati l’imprenditore ne prenda consapevolezza e si orienti a risolverle. Sapere che perdi soldi in quel servizio, perché hai dei costi fuori controllo e non fai niente per risolvere il problema a fronte di soluzioni proposte annulli tutti i benefici che può portare il controllo di gestione, lo rende inutile. Se decidi di applicarlo sappi che devi essere conscio che i problemi e le inefficienza che ne emergeranno (se ne emergeranno) vanno risolti. Perché se errare è umano, perseverare è diabolico!


C’è qualcosa che non va nellla tua impresa? Vuoi capire perché a fine anno non arrvi mai al risultato sperato o alla peggio chiudi in perdita? Applichiamo il controllo di gestione, partiamo da quello BASE, e con oggettività analizziamo e confrontiamo i ricavi e i costi della tua impresa in modo oggettivo per più periodi, quello che ne emergerà potrà darti le risposte a domande che ti poni da tempo.


Per richiedere la mia consulenza, anche via skype, scrivi a f.zancanella@globalinvest.it